Esplorazioni di Monaco
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Nel luglio 2017, S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco ha avviato un progetto di punta per il Principato: le Esplorazioni di Monaco. Creati su iniziativa del Governo del Principe, rappresentano una vera e propria “piattaforma” dell’impegno di S.A.S. il Principe Alberto II per la conoscenza, la gestione sostenibile e la protezione dell’Oceano.
Le esplorazioni di Monaco associano la Fondazione Principe Alberto II di Monaco, l’Istituto Oceanografico, il Centro Scientifico di Monaco e lo Yacht Club di Monaco. Sostengono le azioni di queste istituzioni attraverso missioni internazionali che combinano ricerca scientifica, sensibilizzazione del pubblico e cooperazione governativa.
Combinare storia e modernità
Il programma è iniziato a bordo di una nave prima di passare a modalità esplorative più flessibili.
Qualunque sia il mezzo, sull’acqua o sulla terra, la modernità delle Esplorazioni di Monaco è quella di far rivivere le grandi Spedizioni storiche del Principe Alberto I, che erano tanto dedicate alla ricerca della verità scientifica quanto all’umanesimo. Perché l’obiettivo di questa avventura è importante: riconciliare l’umanità e il mare.
Prima campagna in Macaronesia
La foca monaca mediterranea, una specie in imminente pericolo di estinzione totale, è uno degli oggetti di studio nella prima fase delle esplorazioni di Monaco.
Su proposta del loro Consiglio di Orientamento Scientifico, iniziano sulle orme del Principe Alberto I, fondatore dell’Istituto Oceanografico e trisavolo di S.A.S. il Principe Alberto II.
In diverse occasioni, le sue spedizioni lo portarono negli arcipelaghi della Macaronesia: Azzorre, Madeira, Capo Verde, Isole Canarie. La prima campagna del nuovo Explorations of Monaco ci immerge naturalmente nella sua scia.
Colombia, isola di Malpelo: in mezzo agli squali
Accompagnate da Sandra Bessudo, biologa franco-colombiana ed ex ministro colombiano dell’ambiente, le squadre di Monaco Explorations hanno viaggiato al largo della costa della Colombia, nel Pacifico orientale, per studiare, tra l’altro, le popolazioni di squali. Questo santuario, classificato come patrimonio mondiale dell’UNESCO, ospita una flora e una fauna notevoli che dovrebbero essere meglio conosciute…
Martinica: taggare le tartarughe marine
Le squadre di Explorations de Monaco sono andate anche in Martinica, in particolare con l’obiettivo di assistere un programma di ricerca del CNRS sulle tartarughe marine, guidato da Damien Chevallier. Operazioni di sensibilizzazione sono state realizzate anche in alcune scuole, nella tradizione della mediazione Explorations de Monaco.
BADU ISLAND, incontro con gli isolani dello Stretto di Torres (Australia)
Tra l’Australia e la Papua Nuova Guinea, le isole dello Stretto di Torres si trovano alla confluenza del Mar dei Coralli e del Mare di Arafura. La popolazione, stimata in 7.000 persone, è concentrata solo su quattordici delle isole. Gli abitanti dello Stretto, abituati fin dalla prima infanzia alla durezza dell’ambiente naturale e a nuotare tra i “salties” – coccodrilli di mare – e gli squali, hanno un rapporto quasi fusionale con questo ambiente che li nutre fisiologicamente e spiritualmente.
Gli isolani dello Stretto di Torres rimangono attaccati alla nozione di clan, soprattutto alla famiglia Kwod con i suoi totem (coccodrillo, tartaruga, dugongo, razza, emù…). La prerogativa del capo clan e del consiglio degli anziani prevale ancora in molte questioni, tra cui il titolo nativo, il diritto consuetudinario di insediamento della terra.